15 Marzo 2014, una domenica qualunque.
Il ritrovo è anticipato alle 8.00, oggi nessuna manifestazione o gara in programma ma il giro che ci siamo riproposti di fare è lungo e di quelli da segnare sul proprio taccuino.
Molte le presenze importanti oggi e anche le assenze “pesanti” di Sergio e Nuccia, che optano per la “bella vita” sulla neve, si fanno sentire.
Tutti puntuali: io, Giuseppe, Marco, Raffa, Cesare, Juan, Aurelio, Ugo, Fabrizio, Uby, Antonio Bombazza, Paolo, Stefano, Luciano.
Pronti via, si parte…agili e senza pretese…e con ancora poca chiarezza sul da farsi.
Senza rendercene conto arriviamo a Cucciago; qualcuno brontola, qualcuno invece sorride…eh si, siamo di fronte alla prima salitella della giornata…breve ma intensa fin da subito fa una piccola selezione ma siamo ottimisti ed ancora freschi ed una volta compattati, scendiamo verso Cantù in direzione Montorfano.
Oggi io tra le gambe, e non fate battute, monto una GoPro ed in una crisi d’identità misto Stanley Kubrick, misto regista del peggior cinepanettone, mi spreco nelle riprese dei nostri atleti.
Si sale verso Montofano ed in un modo o nell’altro, sorridiamo…in fondo siamo solo al 40mo Km e le energie sono ancora al massimo!
Una breve sosta dento Albavilla, prostate deboli e confusione mentale data dalle prime salite hanno fatto si che il gruppo si sgranasse un po’ ed anche consci dei problemi di orario per molti, optiamo per fare “solo” il Tivano e rinunciare alla salita di Onno come da programma.
Mimmo ed i ragazzi di Arese ci mollano mentre noi, compatti, continuiamo verso il nostro obbiettivo.
Teniamo medie di tutto rispetto ma non ci sciupiamo perché non vogliamo arrivare in riserva quando toccherà affrontare la prima vera salita.
Ubaldo non trattiene i bulbi piliferi e scatta mentre Antonio pedala agile per non sprecare energie.
In men che non si dica imbocchiamo la strada che porterà all’osservatorio sui Piani del Tivano.
Cesare scatta come un felino…io mi attacco al trenino dei tre BIG, Luciano, Stefano e Paolo ai quali però resto attaccato per un nanosecondo…e poi vederli diventare puntini sempre più lontani.
Marco è poco dietro di me e Giuseppe e Juan circa 500m dietro.
Dopo qualche tornante com’era previsto Marco mi supera e mi crocifigge dicendomi quanti Km mancano alla fine…nessuno demorde ed a poche centinaia di metri dalla salita vengo raggiunto da Peppe che mi fa ritrovare le energie per aumentare un po’ il ritmo…scatta la bagarre con uno sconosciuto ed arriviamo in cima.
Ora la voglia è solo quella di mettere già il piede, mangiare merendine come Tazmania e rivedere le facce familiari dei nostri compagni di squadra.
Uno dopo l’altro arriviamo in cima e mentre Luciano ci confida i segreti per vivere fino a 120 anni (due su tre io li ho), troviamo il tempo per una foto di gruppo
…anche se preso da un ego molto da primadonna, non mi sottraggo dal fare una posa plastica tutta dedicata a Paolo ed una tutta per Nuccia e Sergio
Nemmeno il trio resiste dal mettersi in posa davanti all’obbiettivo…
Ora è tempo di scendere…al discesa è lunga e tecnica!
Ci mettiamo il gilet ed i manicotti e partiamo…in testa ora ci sono Giuseppe, Raffa ed io che scendiamo talmente spediti che in alcuni tratti sembra di vedere Rossi, Pedrosa e Stoner…visti con un TV che funziona male!
Raggiungiamo il lungolago ed il trio Trenitalia con Cesare dettano il ritmo!
Qualcuno accusa i primi crampi e fastidi e dopo qualche rallentamento decidiamo di dare il via libera ai cavalli della foto sopra che ci salutano e proseguono al loro ritmo.
Rimaniamo uniti, non senza difficoltà e pian piano entriamo a Como.
Io, Marco e Giuseppe siamo davanti e convinti che la strada decisa per tutti fosse quella, proseguiamo per il San Fermo ma ci accorgiamo dopo due minuti che gli altri non ci hanno seguito ed hanno optato per la Napoleona.
Saliamo con affanno convinti che raggiungeremo il resto del gruppo strada facendo!
Arrivati alla chiesa di San Fermo, facciamo una sosta per far riempire la borraccia a Marco e con nostra enorme sorpresa troviamo Stefano, Luciano e Paolo.
Formiamo un trenino e partiamo spediti verso casa; le medie sono molto alte ed io, Marco e Giuseppe commentiamo ritenendoci fortunati nell’aver trovato loro per affrontare un rientro che altrimenti sarebbe stato duro da fare in tre e così pochi cambi.
Facciamo scuola pratica ed “impariamo” il cambio a giro in cerchio e con divertimento e medie sempre intorno ai 34/35 orari, arriviamo in un tiro di schioppo dentro Saronno.
Divertendoci come bambini abbiamo percorso 40Km imparando molto sui cambi.
Ormai è fatta, siamo a Lainate e possiamo mollare un po’, consci di aver fatto una bel giro e di aver imparato tanto anche oggi.
Il resto del gruppo credo stia arrivando ma l’ora tarda e la fame ci fanno spingere, con le ultime forze, verso casa.
Una domenica qualunque nella quale possiamo registrare 130Km e 1700m di dislivello.
Un’altra foto nel diario personale di ognuno ed altri Km, che racconteranno, come ogni volta, che la bici è la sola cosa che conta.
Ecco il video
http://www.youtube.com/watch?v=jTVyr6sHNnc
http://www.youtube.com/watch?v=RDPqkzo4Aq4
http://www.youtube.com/watch?v=RCm1JtdauYw
Roberto